“BE HEALTHY TO BE HAPPY” – An Unforgettable Youth Experience!

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A post-mobility narration by a group of six Tusana youngsters with dear memories, satisfaction and gratitude.

Type of project: Youth Exchange, Erasmus+ Program
Venue: Antalya, Turchia.
Period: 30 May – 6 Jun 2018

Written byPietro GrilloCiccio DimarcoSalvatore TudiscaGioacchino LidestriRosario VentimigliaNancy Miceli

ITALIANO
Il progetto “Be Healthy to Be Happy” è stato uno Scambio Giovanile sullo stile di vita sano e la corretta alimentazione coniugata all’attività fisica ed alla pacifica competizione tra i partecipanti. Partendo da attività di Ice-breaking per conoscersi nel nuovo gruppo e attraverso continui brainstorming, le attività attività teoriche hanno fornito informazioni dettagliate applicando conoscenze tecnico-scientifiche sulla sana alimentazione e sull’attività sportiva.

Un dialogo che è partito dal cuore e che ha permesso a 24 ragazzi provenienti da 4 paesi diversi (Danimarca, Georgia, Italia e Turchia) di lavorare insieme nel pieno rispetto delle opinioni altrui eliminando stereotipi e modelli mentali che limitano l’interazione e lo scambio interculturale. Abbiamo confrontato le nostre idee, scoprendo nuove culture e maturando un senso civico che ci ha trasmesso l’appartenenza a questo grande gruppo di giovani cittadini Europei.
“Non abbiamo sentito la mancanza di casa perché era come stare in famiglia”.

ENGLISH

“Be Healthy To Be Happy” was a Erasmus+ Youth Exchange project on healthy lifestyle based on proper nutrition combined with physical activity and peaceful competition between participants. Using ice-breaking games to get to know each other, then by continuous brainstorming, the theoretical activities provided detailed information by applying technical-scientific knowledge on healthy diet and sports activity.

A dialogue flowing from the heart allowed 24 participants from 4 different countries (Denmark, Georgia, Italy and Turkey) to work together in full respect of others’ opinions, eliminating stereotypes and mental models that could limit the intercultural dialogue and interaction. We have our own personal ideas confronted, and by doing so, discovered new cultures and maintained a civic sense that gave us the “membership” to this great group of young European citizens.
“We did not miss home, because it was like being in a family”.

Special thanks to Ahmet Ateş Özgür Özer Cansu Bayırlı Ali Başboga Emin Akbulut

Tusa, 11 Jun 2018